Morti sul lavoro: non sono numeri ma persone – 28 aprile

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Morti sul lavoro: non sono numeri ma persone – 28 aprile

Oggi è la “Giornata per la sicurezza e la salute sul lavoro”, in Italia muoiono circa 3 persone al giorno sui luoghi di lavoro!

Un bollettino di guerra!

Un dramma nazionale, una piaga sociale, sono chiamate “morti bianche”, ma di bianco non hanno nulla, sono morti intrise di sangue, sudore, dolore!

“Non sono numeri, ma persone. Non dimentichiamolo mai”

 

Le loro storie, ne ricordiamo solo alcune, sono morti nel mese di gennaio 2022:

Vittorio Quaglia, agricoltore di 39 anni, Montenero di Bisaccia, schiacciato dal trattore, mentre lavorava nei campi a Mafalda

Luigi Rinaldi, operaio di 63 anni, di Bergamo, schiacciato dalla benna di un escavatore in un cantiere a Novate Milanese, in uno dei cantieri di Autostrade per l’Italia per la riqualificazione della Rho-Monza. 

Stefano Anastasio, operaio di 50 anni, schiacciato da una cabina di un escavatore, in un cantiere di Besana Brianza, in provincia di Monza. Lascia moglie e due figli

Luciano Berruto, operaio di 56 anni, precipita a terra da un’altezza di circa quattro metri, da una scala sulla quale stava lavorando, per sistemare la canna fumaria di un appartamento di una palazzina nei pressi del lungomare di Porto Recanati.

Pietro Mura, operaio di 59 anni, schiacciato da un camion, mentre eseguiva dei lavori di espurgo per un condominio a Nocera Inferiore. 

Christian Marchesini, meccanico di 38 anni, schiacciato da un camion che stava riparando, durante il cambio di una gomma a Frosinone. Lascia 3 figli.

Salvatore Franco, operaio forestale di 61 anni, di Randazzo. Secondo i primi accertamenti, sarebbe scivolato, forse per il cedimento di una zona di terreno scoscesa, mentre stava per riparare un’apparecchiatura.

Francesco Corso, operaio di 57 anni, Misilmeri (Pa) folgorato, durante i lavori per la realizzazione di una villetta. Lascia moglie e 2 figli. 

Lorenzo Parelli, studente di soli 18 anni, é morto sul lavoro al suo ultimo giorno di stage (per l’alternanza scuola lavoro) in un’azienda di costruzioni metalliche a Pavia di Udine. Una trave di acciaio di 150 kg l’ha travolto, uccidendolo sul colpo. 

Salvatore Mongiardo, operaio di 64 anni, é morto sul colpo, per essere precipitato da un’altezza di circa 5 metri, mentre si trovava sul tetto di una cella frigorifera, per sistemare la disposizione dei cavi elettrici in un capannone industriale a Santa Procula, vicino Pomezia.

Vincenzo Pignone, operaio di 58 anni, é morto sul lavoro per essere caduto in una sabbiatrice nell’azienda Silca, a Busano in provincia di Torino.Lascia moglie e due figli. 

Alessandro Marcelli, 58 anni, direttore dell’impianto sciistico di Lorica, e’ morto sul lavoro, schiacciato da una cabina, mentre si trovava a valle per effettuare delle verifiche alla cabinovia. Lascia moglie e due figli.

Francesco Brenda, 51 anni, sposato e padre di due figli, operaio di un’impresa edilizia a Nave, località del comune di Bibbiena, in provincia di Arezzo, è rimasto incastrato in una tramoggia, una delle macchine a forma di imbuto utilizzate per il passaggio dei materiali. È morto poco dopo l’arrivo dei soccorsi.

Potremmo andare avanti, fino ad arrivare a 189, quelli denunciati sino ad oggi secondo i dati Inail!

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